In questo video parlo degli amanti che lavorano insieme: tutto bene finché… non salta la storia!

Perché? Perché fino a quando va tutto bene può sembrare un grande vantaggio (soprattutto logistico), è quando la coppia scoppia che poi sono guai. Risolvibili? Lo vediamo fra poco insieme.

Intanto qualche dato della mia Epidemiologia di coppia, il mio sistema statistico nato dai dati e dalle vostre testimonianze in anni di blog e counseling:

  1. Il 70% delle nuove storie d’amore in generale nascono sul luogo di lavoro o attraverso conoscenze e interazioni legate al lavoro
  2. Almeno la metà delle storie fra amanti nasce da una conoscenza sul lavoro
  3. Ricordo che solo il 35% delle storie fra amanti sfocia in una nuova coppia ufficiale entro il terzo anno di love story, le altre saltano per vari motivi, nell’80% dei casi perché lui non lascia la moglie

Detto questo, dicevo che all’inizio tutto sembra perfetto, soprattutto logisticamente: lavorare insieme moltiplica le occasioni di stare insieme, permette trasferte e notti insieme altrimenti riservate agli amanti più generosi con le loro donne, aiuta a trovare scuse accettabili e meno sospette di altre.

Tutto crolla quando le cose si mettono male: nel 90% dei casi ciò succede per 4 ragioni, in ordine di frequenza:

  1. Lei si stufa di fare l’amante e vuole che lui prenda una decisione, faccia una road map (leggi qui) e lui rimanda, tentenna, fa il furbo

2. Lui ha promesso la qualunque sulla separazione, è passato più di un anno e non è successo nulla o quasi e lui continua a prendere tempo

3. Era tutto iniziato con leggerezza e voglia di divertirsi ma poi lei si innamora, inizia a vedere la moglie come un problema, soffre quando lui torna a casa magari dopo una giornata meravigliosa passata insieme

4. I due sono sposati entrambi, non vogliono lasciare le famiglie e quindi non hanno un progetto per il futuro: questa assenza di scopo se non il carpe diem a un certo punto, di solito dal secondo anno in poi di amantato, toglie smalto alla storia e la fa decadere per inerzia

Capite bene che quando scatta uno di queste 4 situazioni la cosa si fa tesa anche in ufficio, che si trasforma in una sorta di parallelo a quello che succede sotto il tetto coniugale quando la convivenza forzata in stato di crisi provoca tensioni, continui litigi, musi lunghi, disagio sottile ma palpabile: l’ufficio diventa così una trappola emotiva, un luogo di disagio che purtroppo può sommarsi a quello lavorativo vero, se avete problemi anche nella vostra professione.

Le situazioni peggiori in questi casi sono 3:

Lui è il tuo capo e se è una persona che non si fa scrupoli, quando sarete in rotta o in Codice del silenzio – no contact (leggi qui) userà le sue funzioni per interrompere il no contact continuamente, appunto con la scusa del lavoro

La moglie lavora con lui: questo creerà delle tensioni ancora più forti anche se lei non si è accorta di nulla perché, per esempio, lui potrebbe fare il carino con lei davanti a te apposta. Oppure lei sospetta ma non ti ha individuato e lui diventa un pezzo di ghiaccio con te perché se la fa sotto.

Lavorate nella stessa stanza, magari con altri, e lui continua a ronzarvi intorno e, se lo allontanate, fa il piacione apposta con altre, cosa che può destabilizzarvi profondamente e rendervi insopportabile il luogo di lavoro

Sono questi scenari possibili, reali e quotidiani, che possono coinvolgere qualsiasi tipo di donna, anche la single che “io mai con un impegnato”.

La single che non accetterebbe mai la corte di un uomo sposato in qualsiasi altra circostanza (feste, chat, presentazione di amici, incontri sociali casuali, in locali) neanche a livello di prenderci un caffè, cade nella rete dell’uomo sposato in caccia proprio sul lavoro, perché il lavoro crea una situazione di contiguità e confidenza che non ha pari.

Il caso classico? Lui è il collega (o peggio il capo), simpatico affabile carino ma sposato. Però ci parli, condividete mansioni e progetti, iniziano i primi caffè non di gruppo. Piano piano la stima e la confidenza salgono. Al punto che un giorno pranzate insieme da soli, in mensa, al bar, dove volete (la prima volta non è mai un luogo intimo, lui sa che saprebbe troppo di appuntamento). E così lui ti racconta che il suo matrimonio in realtà è al capolinea, che non fanno sesso da anni, che stanno insieme per inerzia e per i figli, ma che lui è stufo e sarebbe pronto a spiccare il volo se solo incontrasse la donna della sua vita… Così si arriva a sempre una maggiore confidenza finché non ti invita fuori a cena: a quel punto molte dicono “perché no”. E da lì al letto non ci vuole molto, se lui non fa errori strategici lungo l’ultimo tratto del percorso. E, credimi, questi seriali da ufficio non ne fanno. Ecco che allora da single ti ritrovi in un batter di mesi in amante, prima ludica con un uomo “praticamente separato” (come racconterai alle amiche) fino al momento di innamorarti perché lui fa progetti con te. Peccato che la moglie non la lascerà mai…

Il problema sapete qual è? Che, appunto, quando la storia finisce o iniziano i Codici del silenzio lui userà il lavoro per orbitare, contattarvi, tornare, riconvincervi a fare l’amante: un pressing in presenza che rende molto difficile un distacco completo, quel silenzio assoluto e guaritore di cui avreste bisogno per svoltare pagina, per chiudere davvero una storia tossica che non ha sbocchi.

I peggiori usano il lavoro per farvi ingelosire e, come dicevo, fanno i piacioni con altre colleghe o i bravi maritini con le mogli, nella malaugurata ipotesi che lavorino insieme, peggio ancora se è lei la capa o la padrona dell’azienda o ha semplicemente in mano i cordoni della borsa.

Insomma, lavorare insieme da ex è un disastro.

Tanto che la mia Epidemiologia di coppia dice che, in condizioni di storia finita, almeno il 70% delle amanti deluse arriva a pensare di cambiare azienda o lavoro, di queste il 50% inizia una ricerca di alternative e più del 30% se ne va davvero, alcune addirittura senza prima aver trovato una nuova alternativa.

Ma andarsene è una soluzione limite: lo so, è molto difficile rimanere nello stesso luogo di lavoro con l’ex che fa il cretino o tampina, ma qualche consiglio efficace per mettere un freno al suo assedio c’è, e spesso funziona se applicato con la dovuta decisione e senza cedimenti alcuni, ma neanche un caffè.

Ecco alcuni consigli strategici di Love Advisor:

Primo: diventa un iceberg. Quello che c’è stato come confidenza al di là della storia non può esserci più, non può esserci complicità e amicizia, può esserci solo lavoro. Trattalo come se fosse un nuovo collega completamente estraneo: si parla solo di lavoro

L’educazione non c’entra: fare l’educata per essere corretta o superiore con lui non c’entra, è una scusa perché speri ancora che lui ti ami e faccia la rivoluzione o perché hai paura di tagliare l’ultimo cordone ombelicale di una storia morta. Non dico di fare la str. ma non un sorriso o una carineria che sia una.

Non accettare smancerie: mani sulla spalla, contatto fisico nelle riunioni, regali sulla scrivania (direttamente nel cestino, il suo)…

Mai più da soli: niente caffè (neanche se” ti devo parlare un attimo di lavoro da soli”: sono tutte scuse), niente riunioni a due (se proprio necessario porta aperta e grande distanza e blocco di qualsiasi conversazione personale, se insiste ti alzi e riunione finita), niente agguati all’auto posteggiata (sali e parti, non ti fermi a parlare). Attenzione: invasioni nella tua vita non richieste o peggio reiterate o contro la tua volontà possono rientrare nello stalking, che non è dimostrazione di amore, ma reato, ed è ancora più grave se posto in essere sul luogo di lavoro. Faglielo presente chiaramente e, se fa orecchie da mercante, consulta un legale.

Email e telefonate di “lavoro”: i più scorretti le usano come grimaldello per andare sul personale. La mail parte su una cosa di lavoro e finisce dal “come stai” al “mi manchi” e varie esche per il topo vanno buttate nel cestino subito, alla prima frase non lavorativa. Stessa cosa per le telefonate: si sprecheranno quelle assolutamente inutili (per cose di lavoro che potrebbe chiedere a chiunque altro o che sono palesi scuse) alle quali dovrai smettere di rispondere, o interromperai appena prendono una piega personale. Naturalmente sul tuo telefono privato lui deve essere bloccato, parliamo di quello aziendale, che è molto scorretto usare a fini personali (faglielo presente se insiste). Se usa un numero sconosciuto appena senti la sua voce chiudigli il telefono in faccia e blocca.

Feste aziendali: evitale o mantieniti distante, soprattutto alle cene (magari informati sulla logistica dei posti e falla cambiare).

Fregatene degli altri: non importa se i colleghi notano che i rapporti fra di voi sono cambiati. Ci manca solo che facciate gli amici per fare vedere che è tutto ok ad altri perfetti sconosciuti, costringendovi a una dolorosa pantomima. Niente spiegazioni, chi non è scemo alla vostra prima reazione di silenzio stizzito non richiederà. Non ne voglio parlare è la tua risposta, che poi pensino quello che vogliono: tanto gli scazzi sul lavoro sono all’ordine del giorno e se il vostro è il segreto di Pulcinella non è un segrato, quindi perché recitare? Lui se ne approfitterà.

Insomma, prima di pensare a rinunciare a un lavoro che magari ti piace anche solo perché c’è lui almeno prova a seguire questi consigli o contattami ad anpellizzari@icloud.com. Insieme ce la faremo!

Un abbraccio dal vostro Love Advisor!

https://alessandropellizzari.com/blog/love-advisor-libro/

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4Commenti

  • Ariel, 4 Marzo 2023 @ 12:37

    Cara @Maddy ,leggi e rileggi cosa qui ti ha scritto @CaroAlessandro perché esattamente sono le sue parole piene di verità scienza e concretezza di ciò che purtroppo troppo spesso avviene!!

    Certamente se hai preferito non lasciare il tuo lavoro ovviamente avrai fatto la tua scelta sicuro ottima per te stessa ,ma attenzione cara @Maddy perché sai sono rimasta un poco sorpresa nel leggere la definizione che hai scritto qui per descrivere il motivo del comportamento nefasto distruttivo del ex amante!,

    Codardo????

    Il mio dubbio ,credimi ,in piena fiducia in ciò che dimostrato di scrivere e fare nella tua vita enormi passi evolutivi
    ,ma dare del codardo e punto a chi stato capace di cuocerti alla brace del suo S/PORCO EGOISMO

    NON TROVI UN POCO INADEGUATA ESPRESSIONE?

    La importanza delle parole è estremamente fondamentale alla propria vera rinascita comp,età dentro e fuori di se stesse.

    Da non confondersi col mantenersi in emozioni negative che ovviamente non ci fanno mai bene e cioè no rancore ma non aver rancore non equivale a non riuscire a descrivere la entità la gravità dei comportamenti tenuti da sti cialtronzi patentati!!

    Ecco perché così bene ,lo sottolineo ,così bene ti ha scritto @CaroAlessandro che già ti conosce e sicuro meglio di me che non conto nulla sono una voce nello spazio tempo di questo Blog al quale tengo moltissimo così tanto che ci scrivo ancora e ancora nella speranza sempre di spargere buoni semi che possano un giorno essere prima riconosciuti e poi fatte crescere le proprie piantine evolutive personali.

    Un caro Abbraccione @Maddy
    Non solo stato codardo ex amante

    Potrebbe aiutare provare per conto tuo ad aggiungere cosa altro aggettivo da mettere davanti a parola ex amante!

    Io lo feci non sai quante vokte ! E ogni volta mi usciva un aggettivo negativo del suo comportamento!
    Si cresce un poco alla volta!!

  • alessandro pellizzari, 4 Marzo 2023 @ 08:26

    Ma questi ex che si sentono padroni della vostra vita privata anche quando hanno scelto di rimanere con la moglie vanno messi a cuccia con le buone e se diventano stalker con la legge

  • Maddy, 4 Marzo 2023 @ 08:21

    @Ale articolo scritto perfettamente.
    Mi sono ritrovata in moltissimi aspetti.
    Manca solo un piccolo dettaglio.
    “Se sei stata veramente innamorata e ora l’unico vostro legame è il lavoro, sarà difficile lasciarti andare con qualcun altro”.
    Non hai idea di quante volte abbia pensato di cambiare lavoro. Ma io il mio lavoro lo amo e non lo cambio per un codardo che mi ha fatto soffrire.

  • ilaria, 28 Febbraio 2023 @ 13:51

    Aggiungo una 5 categoria bonus: lei è una sposa incerta. Lui un collezionista dichiarato.
    Finirà malissimo ma si sopravvive.

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