
L’amante, nella realtà dei fatti, non è una rovinafamiglie o uccide il matrimonio ma, sempre più spesso, lo tiene in piedi e gli permette di camminare, come una stampella.
Ne avevo già scritto in passato parlando dell’amante mediatore familiare ma questi anni di blog, di epidemiologia di coppia, che hanno poi prodotto la recente uscita del mio libro con Eliselle La matematica del cuore, mi hanno confermato statisticamente che questo fenomeno è enorme e preponderante nella popolazione italiana (ricordo che abbiamo superato il 60% di tradimento almeno una volta nella vita), soprattutto dal punto di vista maschile.
Da un punto di vista ideale e filosofico invece posso anche concordare con chi rifiuta il concetto di amante e dice: se non amo più il partner non tradisco, mi separo. Correttissimo e perfetto. In teoria.
Ma bisogna fare anche i conti con la realtà. Ci sono molte donne coraggiose che si separano indipendemente dall’esistenza di un amante o no e ho sempre scritto che l’arrivo di un amante, nella grande maggioranza dei casi, è un sintomo postumo e spesso tardivo di un matrimonio in fallimento, raramente la causa. Queste donne possono giudicare in materia, chi non ha mai tradito no. Non si giudica col tradimento degli altri, bisogna esserci stati dentro, bisogna provarlo sulla propria pelle. Chi non ha mai tradito buon per lui, ma non giudichi.
Detto questo passiamo dall’accademia alla realtà.
Perché otto storie di amanti su dieci prolungano la vita al matrimonio invece di terminarlo anche velocemente? Perché un matrimonio asfittico, routinario e privo di sesso di qualità sopravvive a un’alternativa gioiosa, coinvolgente, passionale? Ancora una volta, salvo una risicata percentuale di casi, è l’uomo a trasformare l’amante da alternativa di vita a stampella per il matrimonio claudicante.
Vediamo i casi più diffusi, partendo da quello meno frequente ma più interessante.
GLI AMANTI PRAGMATICI
Lui e lei si amano non c’è dubbio. Se potessero, domani sarebbero insieme. Però il loro matrimonio ha tanti difetti ma non è un terreno di battaglia. La presenza del coniuge non è intollerabile anzi, spesso c’è l’affetto che ha sostituito l’amore. Certo è finita la coppia, i due sono consci dei limiti dei partner e certi che non c’è rimedio (ci hanno provato per anni a “cambiarli”), ma non Sono in guerra. Il più delle volte si tratta ormai di matrimoni azienda fondati su interessi comuni. Come i figli: anche una coppia decotta può essere formata da ottimi genitori. La realtà invece cosa narra… I due amanti si amano Ma sia lui che lei hanno figli piccoli. Hanno un mutuo. Hanno difficoltà economiche. Ecco allora che fanno un patto condiviso al 100%. Si sta insieme da amanti, il più possibile e al meglio, in attesa di giorni migliori. Superata la crisi economica e cresciuti i figli si convolerà a convivenza ufficiale o a nozze. Questa tipologia ha una caratteristica: la non sofferenza e un sentimento sincero anche se oculato. Il progetto è pienamente condiviso anche da lei, che non subisce nessuna situazione del suo lui perché ne ha una identica. E la pensa allo stesso modo. In questi casi, di amanti pragmatici e strutturati, la stampella funziona al meglio e l’indice di successo a tre/cinque anni, della serie i due diventano coppia ufficiale sistemate le pendenze, supera il 70%. Peccato che queste coppie così da patti chiari amicizia lunga siano solo un 10%.
PRAGMATICO LUI SOFFERENTE LEI
Quasi tutti gli uomini sposati non felicemente se il matrimonio, pur trascinandosi, è confortevole (si mangia, lei non rompe, bada ai figli, contribuisce al budget più qualche sveltina e sostanzialmente pace coniugale anche se piatta) non lo metteranno in discussione. Cercheranno fuori quello che gli manca, cioè il sesso perlopiù. Lo stesso può fare una donna. Il problema delle donne è che, essendo più vere sincere corrette e umane, prima o poi si innamorano dell’amante. Se succede, o si crea la situazione di equilibrio dei veri amanti pragmatici vista sopra oppure lei parte condividendo con lui la filosofia della stampella (il matrimonio non si tocca e noi però stando insieme compensiamo tutte le mancanze) ma, è solo questione di tempo, lei prima o poi rompe gli argini e a un certo punto dichiara di non tollerare più di fare l’amante. Di colpo, una delle due stampelle che tengono in piedi ben tre coppie (i rispettivi coniugi e gli amanti) si rompe e sono guai. Perché lui di solito è innamorato a parole e non a fatti. Comunque non abbastanza per mollare la sua comfort zone per l’amante, eccitante e fresca finché vuoi, ma non sicura. Come dice la filastrocca: “non mi fido del futuro, il presente è più sicuro!”. L’uomo medio è così, e in fondo è coerente con la sua scelta iniziale: perché fare un casino in famiglia quando posso sopperire con l’amante che copre i buchi del matrimonio? È il segreto del successo e della diffusione del tradimento, oltre al tramonto del concetto di fedeltà imperitura e automatica come da contratto. Peccato che lui all’amante abbia spesso venduto il rapporto clandestino come un passaggio destinato a confluire in un nuovo matrimonio. È qui che sta la cialtronata scorretta: per far funzionare la stampella le racconti che un giorno verrà promossa a esoscheletro da terminator dell’amore, sapendo già che non accadrà mai. Pochi uomini tengono il punto iniziale, della serie così è se vi pare, io non mollerò mai mia moglie e i figli. Mentono per far fare all’amante l’amante. E non poche donne, purtroppo, dicono ok va bene anche a me con la recondita speranza che lui mollerà tutto per amore. Errore fatale!, come dice il mitico Renato Minutolo, quello dei video Guida coniugale per vincere le tue litigate.
L’AMANTE UOMO PIÙ DIFFUSO
Come dicevo l’uomo medio (80% dei casi) se sta decentemente in casa, non lascia la moglie perché manca sesso o comunicazione: prima o poi se li procura fuori. Una volta c’erano i casini, istituzione tollerata anche perché consentiva fuoripista agli sposati senza far vacillare i santi matrimoni. Una stampella di Stato. Non siamo molto cambiati. Certo, non paghiamo più per il sesso (anche se la prostituzione rimane un fenomeno di rilievo), vogliamo conquistare una donna, farne il nostro confessore oltre che la nostra geisha, ma il più delle volte si torna a casa. Lo sanno le tante amanti che si sentono presentare matrimoni fallimentari che stanno comunque in piedi o separazioni in casa all’insaputa della moglie interessata, le stesse che poi, dopo incredibili dichiarazioni di amore eterno devono abdicare ai loro sogni di roseo futuro di fronte a “ci sono i figli”, “lei mi rovina”, “non ho soldi solo debiti”, “lei si suicida”, “come faccio a lasciarla sola”, “cosa dirà la gente, i parenti, il paesiello” e… la lista è lunga ma sono tutte cose che c’erano dalla prima scopata da amanti. Questi uomini non sono tutti seriali. Il seriale si sa, fa della stampella cambiabile (appena rompi o fai discorsi seri ti molla o si dilegua e si procura una nuova stampella più giovane, in Kevlar) il suo modus vivendi. Ma anche il neofita, quello che tradisce per la prima volta, non molla quasi mai il matrimonio per la stampella. Sogna, quasi si innamora (quasi), a volte ci crede pure ma di fronte al dunque sceglierà sempre la comfort zone. Sono quelli che, tipicamente, scoperti dalla moglie diventano zerbini al punto di ripudiare l’amante e a volte di accusarla di averli sedotti (non ridete perché c’è anche qualche moglie che ci crede e non poche che ci vogliono credere). Alla peggio diventa un seriale, o vi tormenta con un unico scopo, nonostante le promesse e le strategie per prendere tempo: farvi fare ancora l’amante. In fondo anche l’amante è una comfort zone da tenersi stretta finché si può, mica tutti gli uomini amano corteggiare e conquistare, anzi sai che stress! Se ne trovi una che va bene te la tieni stretta finché Non avanza pretese.
Insomma, il connubio focolare domestico con annesso letto bollente clandestino è un successo che non solo non conosce crisi, ma è oggi in costante espansione.
In fondo è il teorema dello status quo e, parafrasando il Gattopardo, cambio tutto con l’amante per non cambiare nulla.
Sincerely yours
1.315Commenti