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Dice il saggio: l’amico, lui, chiamatelo come volete, non vuole pensieri. Vero, verissimo, e non è facile conciliare una giornata di grane con una buona sessualità, ma qui stiamo parlando di “incidenti”, non di trend.

E invece sembra che il trend ci sia. Eccome. Lo dicono le mie personali e accreditate fonti femminili, le quali mi hanno mandato il seguente messaggio: Ale parla dei problemi maschili a letto, ce ne sono un sacco, e voi maschi o date la colpa a noi o glissate sulle possibili soluzioni.

Sembra, da quanto mi raccontano, che l’impotenza, nonostante la disponibilità di cure funzionanti, sia tutt’altro che sparita. Uomini che hanno difficoltà ad iniziare, a resistere “in piedi”, a finire. Di fronte a donne belle e sapienti.

Uomini che rifiutano il preservativo, perché ammoscia, e allora voi siete di fronte al dilemma: o niente o rischiamo, ma siete sempre voi a rimanere col cerino acceso. Come nel caso della contraccezione, troppo spesso affari vostri.

Uomini, e questa è la parte inaccettabile secondo i canoni miei, e comunque quelli che dovrebbero essere patrimonio di qualsiasi Uomo con la U maiuscola e gentiluomo, che vi danno la colpa del loro insuccesso sessuale.

Dare la colpa a una donna per la tua cattiva prova sessuale è vergognoso. Non ci sono scuse. Lei è un sacco di patate? Cosa c’entra con la tua erezione! Se te la sei portata a letto voleva dire che ti piaceva. È imbranata? Non è sufficiente per non essere all’altezza, al massimo non la rivedi. Ma non è colpa sua, non facciamo i vigliacchi. E non si dice, si sta zitti, anzi, scusati tu!

Tu sai, uomo, quali sono i tuoi limiti: non scaricarli su di lei, non fare l’ignobile. Se hai un problema risolvilo, la medicina ha fatto passi da gigante, non hai scuse e non delegare colpe ad altri, soprattutto alla partner.

Che, fra l’altro, è lì per aiutarti, non per giudicarti. La maggior parte delle donne, che sono nobili persone, se tu fai cilecca ti tranquillizzano, minimizzano, si trasformano in sagge madri e compagne. Non approfittiamone per denigrarle, approfittiamone per migliorare e, con il loro aiuto, superare il problema.

È vero, ci sono donne uomini che, nel momento di massimo giudizio e nostra massima fragilità, la prima volta a letto insieme, possono distruggerci con una parola: ma sono una minoranza che, sinceramente, io preferisco. Il sesso, la prima volta, io la vedo come la 24 ore di Le Mans, a me stimola la donna esigente. Ma questo è un mio problema.

La vera impotenza però non è il problema di erezione a mio avviso, ma l’eiaculazione precoce. Un uomo che non gli tira, per usare un inglesismo, si preoccupa e agisce. Forse è uno dei pochi casi in cui si sente veramente spinto ad andare dal medico. Troppo visibile il problema. Questa cosa ha salvato tanti uomini da malattie gravi, che avevano nell’impotenza solo un sintomo.

Ma l’eiaculazione precoce è bastarda. Chi lo dice che sono troppo veloce? Tu donna? Ma va! La scienza non è unanime su questo, ma la soluzione è semplice. Tu sei soddisfatta? Che lui lo faccia in tre minuti, cinque o trenta tu sei soddisfatta? No perché il giudice in questo campo siete voi, non noi.

Noi siamo gli esaminandi, voi i professori. Posso farlo in due minuti, ma tu, per usare un eufemismo, hai goduto?

Noi non dobbiamo nasconderci dietro al dito del “lei sta zitta quindi va tutto bene”, dobbiamo faci vedere da un medico se teniamo a lei, ma soprattutto a noi!

Ripeto: se non hai goduto è colpa mia, non tua.

Una volta un’amica mi ha raccontato di aver detto a un suo lui, la prima volta, uno che si era presentato magnificando le sue doti sessuali al punto che lei aveva deciso di metterlo alla prova: complimenti, più veloce del cambio gomme in formula uno!

Ha fatto bene, lui dovrebbe ringraziarla.

Ecco perché non credo ai sondaggi sulla sessualità maschile italiana dove tutti lo fanno una volta al giorno, ce l’hanno lungo 25 cm, adorano i preliminari e durano due ore minimo.

Chiedete alle donne italiane come sono i maschi italiani….

Nella foto il coniglio dei miei figli. Sembra vivo ma non lo è. Il coniglio è sinonimo di velocità e rapporti ripetuti. Non era questo il mio intento. Il coniglio per me rappresenta l’uomo che scarica le sue colpe sulla donna.

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5Commenti

  • LEI, 4 Luglio 2018 @ 07:38 Rispondi

    Il mio amante è una persona deliziosa e sensibile…troppo sensibile. Nel senso che la testa gli gioca bruttissimi scherzi.
    Ma guai a parlarne…

  • Shade, 3 Luglio 2018 @ 23:46 Rispondi

    Ho avuto una storia di due anni con problemi già dall’inizio…mai una erezione completa anche se lo facevamo più di una volta al giorno…ed esordiva con “con te non riesco ad averlo al top” (premetto che ho sempre avuto ottime prestazioni e che non sono una brutta ragazza) . Col tempo siamo andati da un medico dove lui ammise che il problema lo aveva avuto anche con altre…poi non ha più seguito nè cura ne controlli! Morale : tu non mi tiri! Con te non mi viene duro!
    Inutile dire che per quanto tu ti sforzi di convincerti che il problema è suo… ti ci convinci a forza di sentirtelo dire! Immaginate la mia autostima!! Da femme fatale ad “ammosciante”.. e pensare che ho sempre cercato di capire ed essere delicata con lui spronandolo a farsi aiutare! Per fortuna è finita!

    • alessandro pellizzari, 4 Luglio 2018 @ 06:33 Rispondi

      E meno male che è finita. Non sopporto gli uomini che addebitano il loro deficit erettivo, psicologico o fisico che sia, alla donna. Si va dal medico, si va dall’urologo o dall’andrologo, con tutti. Farmaci efficaci che ci sono…

  • fenice, 8 Luglio 2016 @ 10:16 Rispondi

    E quando lui, dopo qualche difficoltà di partenza (bisogna lavorarlo un pò prima che sia al top), va avanti anche un’ora e mezza, ti gira, ti volta, ti ribalta??? Anche il troppo stroppia, mica siamo a cottimo…

  • La terribile inquisitrice e la crocerossina: due donne in crisi | Alessandro Nicolò PellizzariAlessandro Nicolò Pellizzari, 21 Maggio 2015 @ 17:37 Rispondi

    […] eiaculazione precoce sono molto più diffusi di quello che noi vorremmo far sapere: leggi qui) e che, di fronte alla cilecca, dice che siete voi che non ci sapete fare abbastanza. L’altro […]

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