Due bellissime e intelligenti amiche di facebook, leggendo i mei post sono sposato ma non sono morto e Tradire il partner mi provocano chiedendomi come si fa a trovare marito o, almeno, un uomo con la U maiuscola.
Sono lusingato, non sono un esperto, non sono un sessuologo o terapeuta di coppia. Ma sono un umile osservatore, un giornalista curioso, mi interessano le donne e che cosa pensano, e spesso sono il “raccoglitore” delle loro confidenze sugli uomini, forse perché mi considerano uno dei pochi che hanno avuto il coraggio di ribaltare una vita per amore e che non hanno riserve a criticare il mondo maschile nelle sue sfaccettature più egoistiche e limitate.
Accolgo la sfida anche se mi tremano un po’ i polsi e i tasti del Mac.
Iniziamo con una premessa: non finirò mai di stupirmi del fatto che donne belle, intelligenti, sexy, intriganti, profonde, perfette non riescano a trovare un partner degno di questo nome. Non dico il principe azzurro e l’uomo della loro vita, neanche un cazzo di uomo (scusate l’inglesismo) con cui costruire un rapporto che permetta un outlook sul futuro, un qualcosa che duri a sufficienza per dire si va avanti o no.
Perché? La colpa è sicuramente degli uomini, che sono una razza egoista e approfittatrice caratterizzata spesso da interessi di una pochezza straordinaria, ma la colpa è anche vostra. Analizziamo il perché, anche perché credo serva per fare la cernita fra impresentabile e papabili.
Prima regola per trovare l’uomo ideale: essere se stesse. Lo so, non è facile. Il parterre è quello che è, e spesso viene voglia, soprattutto se lui piace, forse non è neanche stupido, di interpretare un ruolo, di adattarsi al prototipo che forse a lui garba di più. Errore. Intanto perché noi uomini abbiamo pochi talenti, ma fra di essi c’è quello di precepire le vostre fragilità e quindi di approfittare dei vostri errori (se mi accorgo che una interpreta una parte per piacermi ne approfitterò e la giudicherò fragile preda). E poi perché non siete voi a dover passare l’esame, ma siamo noi.
Non fate le omologatrici di materassi. Se avete letto i miei post sul sesso sapete che lo considero un linguaggio universale fra uomo e donna, spontaneo e irrinunciabile. La frase è stata coniata da mia cugina Monica ed è azzeccatissima. Descrive quella tipologia di donna che ha fatto questo calcolo: gli uomini da me vogliono soprattutto sesso. Il sesso è l’inzio di un rapporto. Non perdiamo tempo, facciamo sesso subito e così capiamo come si può andare avanti. Non funziona con gli uomini e rischia di diventare una specie di catena di montaggio. Mi ricordo che mio padre mi raccontava di un suo amico che si presenava alle donne dicendo: piacere Caio, ci facciamo una scopata? La sua teoria era che prendeva sì dieci sberle (erano altri tempi) ma l’undicesima gliela dava. Non funziona da entrambi i lati. Ricordatevi che voi, finché non ce la date, avete il boccino in mano e un grande potere giudicante: come ci comportiamo? Cosa diciamo? Chi siamo? Il premio va dato a chi se lo suda. E anche quando darete il premio, ricordatevi che non sarete voi a essere giudicate, il magistrato siete voi. Il momento del giudizio è per noi proprio quello: potete distruggerci con una frase. Non fatelo magari, ma non trasformatevi in “oddio gli sarò piaciuta?”. Siete voi la giuria. E non fingete: se non vi fa godere non vi fa godere, niente regali. Bocciato.
Smettete di giudicarvi. Le donne sono i più feroci giudici di se stesse. E noi ne approfittiamo. Basta che l’uomo alzi un sopacciglio e voi vi chiedete: cosa avrò sbagliato? No! Siate esigenti e spostate il vostro spirito critico su di noi. Il sesso non è andato bene? Non siete voi che non siete abbastanza “porche”, è lui che magari non ci sa fare, o è un eiaculatore precoce seriale. E’ stata una serata noiosa? Non siete voi noiose, forse è lui che non regge una conversazione proattiva, perché forse non gli interessa abbastanza. L’uomo deve fare l’uomo, deve corteggiare e, lasciatemelo dire perché sembra che ce ne sia bisogno: deve pagare i conti!
Siate e continuate a essere esigenti! Stiamo parlando di un uomo con cui costruire qualcosa, non di un fecondatore o di uno di cui accontentarsi. Quindi, a chi penserà che io faccio già così ma non trovo uno straccio di nessuno dico: bene! Non entri e non devi entrare nella schiera di quelle che per stare con uno così così devono mandare giù i rospi delle disattenzioni maschili, delle superficialità maschiliste, del sentimento al 50%, delle mezze cose e prima o poi, delle corna.
Meglio sole che mal accompagnate. Per il sesso di buona qualità basta farlo, non dovete sposarlo ogni volta. E’ un buon test, ma senza diventare omologatrici di materassi, mi raccomando. Usateci, più di quello che vorremmo fare e facciamo noi.
Spero che i miei amici single e impenitenti sciupafemmine mi perdoneranno per questo post ma… dura lex sed lex.
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