Dal film Tra le nuvole
Dal film Tra le nuvole

Agli uomini piacciono le donne intraprendenti? In genere no. Soprattutto se, per fare le “donne libere” esagerano non solo con il comportamento, ma anche a letto. Leggete la storia raccontata qui di seguito dall’amica e collega Marina Martorana, poi vi dico la mia as usual… Buona lettura!

Ps fotografico
Ho scelto un’immagine di Tra le nuvole con George e l’intrigante Vera Farmiga che, se vi ricordate e avete visto il piacevole film, fa la parte di una donna intraprendente con gli uomini, una che non Si fa problemi a “prendersi” quelli che le piacciono. Intraprendente ma non invasiva. Anzi, la figuraccia la fa George, quando si presenta “a sorpresa” a casa di lei e scopre che è un’irreprensibile moglie e madre che non vuole confondere libertà personali con la famiglia. E lo caccia via: no what else questa volta…

La storia raccontata da Marina
Premetto che, come donna, mi viene spontaneo stare dalla parte femminile. Non per partito preso, direi per quella sensibilità genetica che accomuna le persone dello stesso sesso. Di solito, infatti, capisco e sento di più i problemi di un’amica, rispetto a quelli di un amico. Mi capitano però delle volte in cui non riesco, non ce la faccio proprio a immedesimarmi nei meandri psicologici di una mia interlocutrice.

Vi racconto questo episodio e chiedo in anticipo a quanti leggeranno il post nel blog di Ale, maschi, femmine, gender: voi che ne pensate?

Una sera ero a una cena di lavoro noiosissima, nel privé di un lussuoso hotel del centro milanese. Il presidente, un arrogante brontosauro, blaterava in continuazione una marea di banalità sulla sua azienda, sul suo operato, sulla sua eccelsa bravura di imprenditore. A un tratto, con la scusa di uscire a fumare una sigaretta e con tutti i sorry del caso, ho lasciato la saletta e sono uscita dall’albergo. Aria, finalmente.
Un’altra ospite del meeting, che conoscevo da tempo ma superficialmente, più o meno di vista, mi raggiunge, fa un cenno di saluto col capo e si accende una bionda pure lei.
Una bella donna, fashion-chic, sui quarantacinque, scura di capelli e dal volto contrito, con gli occhi color petrolio cerchiati e luccicanti. Iniziano a scenderle le lacrime, lei soffoca i singhiozzi, poi prende dalla borsa un kleenex e si soffia il naso.
Io assisto perplessa, indecisa se dirle qualcosa o meno. Ma Raffaella si riprende e inizia a raccontarmi la sua storia, aveva bisogno di sfogarsi.
Un mesetto prima, a un convegno milanese, aveva conosciuto Fabio, fantastico single napoletano sulla cinquantina: un uomo di classe, aitante, molto raffinato, colto. Tra loro era scoccata subito una scintilla e, terminata la riunione professionale, lui le aveva proposto di andare a bere un aperitivo. Lei aveva accettato al volo e così avevano trascorso magici momenti a flirtare sorseggiando champagne.
Verso le otto di sera Fabio, che è un top manager, le dice che deve assolutamente prendere l’ultimo aereo per Napoli, l’indomani ha un impegno inderogabile la mattina. Lei ci resta malissimo, ma lui le promette che si sarebbero rivisti presto, già la settimana seguente sarebbe stato nuovamente a Milano e per qualche giorno. Prima di infilarsi nel taxi per andare a Linate, le fa il baciamano
Colpita e affondata, Raffaella inizia a fantasticare e a mandargli raffiche di sms. Lui non risponde a tutte, però almeno a cinque messaggi e sulla stessa linea d’onda.
Così Raffaella il giorno seguente decide di catapultarsi a Napoli e fargli una sorpresa. Sapeva che sarebbe rincasato verso le 18 per finire una relazione al computer e conosceva il suo indirizzo. Si fa quindi trovare splendida splendente, elegantissima e fresca di parrucchiere ( manicure, pedicure, make up più varie) e con un trolley, fuori dal palazzo dove lui vive.
Lui arriva e quando la vede le esprime chiaramente di non gradire l’improvvisata, ha un sacco di cose da fare, non ha tempo da dedicarle.
Lei non demorde, lo rassicura che non disturberà e via sulla scia. Fabio, non convinto e un po’ freddino, a quel punto la fa comunque salire nella sua abitazione. Uno splendido attico vista Vomero.
Raffaella è alle stelle, nonostante lui si chiuda nel suo studio e per un paio di ore non ricompaia. Quando si materializza nel salone dove lei sta guardando la tivù, dice di avere fame. La sua governante ha già preparato tutto, basta scaldare le pietanze al microonde.
Vanno in cucina, cenano scambiandosi qualche frase più o meno di circostanza. Poi lui le dice che è a pezzi, stanchissimo, ha bisogno di fare una doccia e di andare a dormire. Le mostra la camera per gli ospiti e si ritira nella sua.
A quel punto Raffaella indossa una camicia da notte nera sul sexy, di pizzo trasparente e lo raggiunge. Si infila con nonchalance nel suo letto e inizia ad accarezzarlo eccitata. Finchè lo coinvolge, lui fa scivolare la mano nel suo inguine ed esclama contrariato: “ Ma hai l’assorbente! Sei indisposta?”. Lei ride : “ Cosa vuoi che sia..” e fanno sesso.
La mattina dopo le lenzuola in raso risultavano macchiate di sangue in più punti. Fabio scuote il capo e le chiede di vestirsi, ha fretta di andare a un appuntamento di lavoro.
Una volta pronta, Raffaella scopre che c’è un taxi prepagato in strada che la aspetta, destinazione aeroporto Capodichino.
Da quella volta lui è sparito. Non ha più risposto a telefonate, sms, email. E lei, disperata, continuava a chiedersi “perché”.

Bene, ora tocca a me, come padrone di casa ma soprattutto maschio, commentare la storia di Marina e rispondere alla domanda iniziale: agli uomini piacciono le donne intraprendenti? La risposta, in 8 casi su 10 è no.
Perché una donna intraprendente, che prende le sue decisioni, e decide di avervi come e quando vuole, fa paura. Troppo sicura, troppo invasiva, troppo tutto. Se siete sposati e volete farvi un “fuori pista” una così o le spiegate nei minimi dettagli che non può palesarsi e le regole d’ingaggio dai messaggini alle telefonate (e comunque non starete mai tranquilli) oppure lasciate stare. E molti lascerebbero stare.
I single, invece, pur non avendo le regole antisisma matrimoniale, odiano avere donne che entrano a gamba tesa nella loro abitudinaria è organizzata (o caotica) vita da lupi solitari. La donna entra nel loro cerchio personale solo on demand, quasi mai di sua iniziativa.
Poi c’è la questione del sesso. A quasi tutti i maschi piace la donna intraprendente perché confondono questo termine con la parola troia: nell’immaginario maschile maggioritario la donna descritta nella storia è tendenzialmente zoccola, quindi assetata di sesso e disposta a fare i numeri a letto. Bene così? Mica sempre. Intanto ci sono non pochi uomini che l’iniziativa femminile a letto la subiscono al punto da perdere l’erezione. Poi ci sono gli schizzinosi o, semplicemente, i prudenti: a non tutti piace scopare con lei in pieno ciclo, o per questioni di gusto e igiene, o per una oculata prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.
Io, che appartengo a quel 20% di maschi che ritiene invece più stimolante la donna intraprendente, e che vede nella promessa del luna pOrk fra le lenzuola uno stimolo eccitante con effetto Viagra, devo dire che la signora della storia di Marina è eccessiva, rompiballe e invasiva anche a letto. No Cara, il mestruo no: almeno avverti. Ma questa, a quanto pare, non avverte e non avvertirà mai. E si chiede “perché”? Mah. Care signore, viva le amazzoni (come scrivo qui), ma il mix fra intraprendenza e femminilità/savoir faire va rispettato. Anche col pannolino. Sincerely yours e… Grazie Marina!

Chi è la mia a amica Marina

Marina Martorana, nata a Milano nel 1961 benchè veneziana, è giornalista di attualità, autrice e consulente di comunicazione Collaboratrice fissa del Giorno dal 1986 al 1989 e del Corriere della Sera dal 1989 al 2014, occasionalmente ha scritto su molte altre testate, tra cui Europeo e Panorama. Ha al suo attivo una ventina di libri di saggistica per diversi editori tra cui Sperling & Kupfer e Vallardi.
www.marinamartorana.it

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4Commenti

  • robertapuxeddu63, 25 Aprile 2016 @ 15:49 Rispondi

    Va bene l’intraprendenza e tutto il resto, ma la signora in questione mi pare abbia saltato molte fasi precipitandosi – non invitata – sotto casa del signore. Che certo avrà pure corteggiato e forse anche promesso un nuovo incontro, ma che non l’aveva invitata ad andare a casa sua. Riguardo, inoltre, l’essere nei giorni del ciclo, la signora non ha tenuto conto dei gusti in tal senso dell’uomo in questione. Forse perché non li conosceva proprio!
    Ha quindi peccato di fretta e pure di arroganza, a mio parere. Senza scordare che agli uomini piace decidere (o credere di farlo) a maggior ragione nella fase iniziale di una possibile storia. Sto dalla parte del napoletano, decisamente 😀

    • alessandro pellizzari, 25 Aprile 2016 @ 16:43 Rispondi

      Perfettamente d’accordo

      • robertapuxeddu63, 25 Aprile 2016 @ 16:48 Rispondi

        Non è che il fatto di esser donne ci metta al riparo dagli errori e che siamo sempre “vittime”, tutt’altro, no?

      • Ariel, 1 Luglio 2019 @ 00:22 Rispondi

        Anche io sono d’accordo con il commento qui di Robertapuxeddu63

        Insomma qui non bisogna confondere la Amazzone con la educazione che al dilà di qualunque tipologia di Donna mai e poi mai deve mancare

        Insomma presentarsi senza essere invitati a casa veramente mi pare una mancanza ovvia dì educazione ne di base in una situazione come quella di poca conoscenza

        E poi insomma stessa cosa per il mestruo e pannolino
        Ma ,guarda a volte mi chiedo come sia possibile comportarsi così come fosse naturale tra due persone che manco si conoscono da tempo ci vuole una relazione di convivenza per acquisire nel tempo la conoscenza tra i due

        Questa non è una Amazzone
        È na maleducata punto.

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