
Fra le cose belle delle storie fra amanti c’è il periodo che chiamo di amantato ludico, quei primi sei mesi (è la durata media) di sesso superlussurioso, risate in libertà e voglia di giocare e divertirsi limitate solo dalla clandestinità obbligata di questi rapporti amorosi.
Lo dico sempre: quasi mai un amante fa saltare un matrimonio; l’amante è il sintomo, il risultato finale di un matrimonio già saltato o lì lì per cedere. Il termometro non causa mai la febbre, si limita a misurarla.
Quindi, quando due persone, sposate entrambe o solo una si incontrano, si piacciono e decidono di divertirsi senza un domani (è così che spesso succede all’inizio) lui è quasi perfetto: simpatico, corteggiatore, bello, sicuro di sé, affascinante, vispo, scopatore, brioso, gentile, attento, intelligente. Il vero maschio alfa nel senso positivo del termine. Anzi, amante alfa.
Una figata per voi mogli che tentate di fuggire o di sopravvivere a una coppia dove spesso il marito si è spento da tempo sia dal punto di vista sessuale che empatico, finendo per calzare le pantofole al posto delle scarpe per uscire con voi. Una figata anche per voi single, dopo aver macinato altri single noiosi, tristi, seriali, superficiali, distratti. Basta che i patti siano chiari per tutti e due fin dall’inizio…
Il periodo ludico dell’amantato sembra il paradiso in terra se confrontato al grigiore di certe routine e di certi matrimoni azienda, con lei che mentre lo fate vi dice che il plafone è da ridipingere o lui che viene più veloce del cambio gomme al box di formula uno. E invece, fra una cena e l’altra, una fuga romantica e l’altra vi scoprite di nuovo belle e magari anche che l’orgasmo esiste e può anche essere multiplo, e che l’uomo giusto può farvi rifare il giro dell’orologio a letto dopo anni di missionari fra le lenzuola.
E, mentre il periodo ludico vi fa assaporare tutte le meraviglie dell’amantato non offuscato da coscienza, rimorsi, o illusioni di moralità (cito Alien), i primi mesi passano traghettandovi verso l’innamoramento. Già, come non innamorarsi dell’uomo perfetto, dell’idillio, del sogno, del sesso 5 stelle lusso, magari condito dai primi progetti e da certe assicurazioni tipo “il mio matrimonio è decotto, tu sei unica, io la lascerò”?
Dicevo: l’uomo QUASI perfetto. Già, perché il “condimento” della gioiosa macchina del sesso dei primi mesi non è fatto spesso da verità rivelate ma da bugie più o meno palesi. Pochi sono gli uomini che, prima di infilarsi nel vostro letto, dicono chiaro e tondo: io non lascerò mai la mia famiglia, lei, i figli. E ancora meno quelli che, al giro di boa del primo semestre, quando voi direte “io mi sto innamorando, cosa facciamo, forse dovremmo lasciarci” rispondono “sì, non è più un gioco, salvaguardiamo i famosi figli”. Quasi tutti risponderanno cose tipo “tengo troppo a te” o addirittura “ti amo anch’io”, e si andrà avanti, sperando sempre di più che la cosa, trasformandosi da ludica a relazione seria, porti all’inevitabile coronamento dell’amore, se davvero c’è e non solo a parole per lui.
Non dimentichiamoci che, poi, 7 uomini su dieci dichiarano il falso o esagerano una crisi matrimoniale in atto per godere dei vostri favori: siamo tutti in crisi, separati in casa, fratelli e sorelle con le mogli o vittime di arpie o aguzzini in gonnella. Altrimenti molte di voi, soprattutto single o già passate sotto le forche caudine dell’amantato non ludico o del divorzio, non accetterebbero mai uno sposato, uno “impegnato”. Ma se oltre a essere bello, simpatico, corteggiatore vi spergiura che è praticamente single e in cerca della donna della sua vita per abbandonare definitivamente il tetto coniugale, a furia di dai e dai e a forza di assicurazioni in questo senso capitolano anche quelle del “io con uno sposato mai!”.
Il problema è che l’uomo quasi perfetto dei primi sei mesi che vi ha fatto innamorare, otto volte su dieci si trasforma da Amante alfa in casalingo disperato.
Una volta ampiamente usufruito dei vostri entusiastici servizi sessuali, una volta toccato l’apice del divertimento e della complicità di coppia, per molti inizia l’inesorabile declino.
Le cene romantiche diventano le cene a casa vostra, i tour de force sessuali diventano sveltine o one woman show (leggi fellatio), il gioco a due viene sostituito dal suo programma televisivo preferito, i km macinati a tutte le ore per raggiungervi, fosse anche solo per una pausa pranzo, si trasformano in reiterati bidoni dell’ultimo momento.
Persino i messaggi cambiano: niente più cuoricini, fiori, sparisce persino il volatile che vi mandava quando aveva voglia di fare pure sesso online. Vengono sostituiti dalle foto delle analisi del sangue perché lui si scopre che ha un sacco di acciacchi e ha pure paura del Covid (non ci si vede e non si scopa più anche se siete immuni), o da quelle del water che strabocca e lui vuole farvi partecipi del suo dramma da quarantena senza l’idraulico. E poi il lavoro, la crisi, i soldi, la sciatica, la piorrea, a mio cuggino, il meteo, le non vacanze, i figli, i nipoti, i pronipoti, qui quo qua…
Ecco: l’uomo che vi sbatteva contro l’armadio facendovi sudare e urlare, quello che vi stupiva col regalo sorpesa più studiato su misura per voi, l’instancabile massaggiatore e conversatore dei primi tempi si è trasformato in una casalinga disperata.
Perché? Perché ha bluffato. Perché avete iniziato a rompere per fargli lasciare la moglie: è vero che ve lo aveva detto lui, promesso lui ma dagli tempo (leggi lustri)! Perché non sei più “nuova”. Perché non sei più geisha e basta. Perché sei diventata un po’ una seconda moglie. Almeno, dice lui, fai la mia discarica emotiva!
Eccolo in tutto il suo splendore l’amante casalingo disperato: quello che non sa (era così deciso una volta), è confuso (era così sicuro), è sgonfio (era sempre pronto), è gonfio (era un figurino), è noioso (era brillante), è piagnone (era sempre allegro).
Ma dov’è finito l’amante alfa del quale vi siete innamorate? È ormai destinato ad altri lidi, pronto a rientrare in famiglia in attesa della prossima stampella novità, quella per cui si darà di nuovo da fare, altro che pantofole.
Perché vi è arrivata tale fregatura?
Dovete sapere che in ogni uomo vive un dottor Jeckyll e un Mister Hyde.
Quando tutto va bene come all’inizio della vostra storia l’uomo mostra la sua maschera buona e positiva, Jeckyll. Una maschera che anche gli uomini peggiori e più bidone indossano, perché altrimenti rimarrebbero a secco di un bene necessario e primario, la grande F. Persino il più timido, noioso e grigio uomo della terra si deve industriare per diventare estroverso, simpatico e sgargiante per entrare nel vostro letto. O, almeno, deve farlo fino ad allora, fino a che poi può sedersi e mostrare il vero se stesso, calzando le sue pantofole.
Quando le cose vanno male, non c’è più l’entusiasmo dell’inizio e della novità, quando deve scegliere fra voi e la moglie o non gli interessate più e non ha paura di perdervi, quando sceglie la moglie dicendo che non sa scegliere, quando voi avete bisogno di lui davvero e il più forte deve sorreggere tutti e due, ecco che Hyde si volta dandovi le spalle, dopo un più o meno lungo periodo da Amante casalingo disperato.
E vi lascia in pieno oceano, senza giubbotto di salvataggio, senza voltarsi indietro mentre pagaia con decisione verso il porto dal quale è partito e vi aveva descritto come un’isola infelice e ormai abbandonata. Lasciandovi in un mare fatto di lacrime e infestato dagli squali. Perché il vero lui è Hyde.
Gli amici si vedono nel momento del bisogno, i parenti quando gli chiedi un prestito e gli amanti quando devono separarsi. Siamo tutti bravi a fare il dottor Jeckyll in tempi di abbondanza, ma molti di noi si rivelano prima o poi per quello che veramente sono, proprio nelle difficoltà.
Ragazze, lo so che siete ancora innamorate e cercate di rivedere a tutti i costi, anche in barba all’evidenza, il buon dottor Jeckyll che vi piaceva tanto: ma lui era già allora Hyde, solo che prendeva l’antidoto per non trasformarsi con voi. Adesso l’antidoto non funziona più. Il vero lui si vede nel momento della verità, quando alle parole devono seguire i fatti: e lui è Hyde purtroppo.
Non diventate casalinghe disperate anche voi. Non rimanete aggrappate al sogno, alla sua maschera migliore.
Se non lo ha smosso questa epocale quarantena, non lo smuoverà neanche la terza guerra mondiale.
Sincerely yours
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